12 Colli Isolani, buona la prima post COVID

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  • 08 Lug 2020
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Parte bene la regolarità targata Rally Club Team, un parco macchine degno dei grandi eventi e tanti regolaristi di spicco sia tra le auto storiche che nelle moderne.

Si impone nelle storiche la coppia Fabbri – Cipriani, che sia coefficiente o meno la Volvo Amazon 121 del club Progetto MITE resta sempre prima mostrando un passo impareggiabile. Seguono nei successivi gradini del podio la coppia Gennaro – Clark con la Porsche 911 (Padova Autostoriche) e l’ormai nota coppia Zago – Zago su Golf Gti (Fuorigiri Squadra Corse nu).

Anche le moderne hanno caratterizzato la gara con un livello di piloti molto importante. La spunta la coppia Viganò – Giacobino su Fiat 124 Spider (valsessera Jolly Club). Secondo posto per la coppia Ceci – Botti su Fiat 500 Abarth (Scuderia centro Nord), terzo posto per Barison – Paggiarin su Peugeot 205 GTI (FAVA Autostoriche nu).

Snocciolate le classifiche passiamo alla gara. Organizzazione come sempre impeccabile, con logistica ben preparata e tempi rispettati in ogni dettaglio.

LE PROVE: Prove molto belle e varie, con ingressi e uscite tecnicamente complicati , in salita, in discesa, in curva… un mix perfetto per rendere il giro un po’ meno monotono e rendere la gara meno scontata. Resta il rammarico per la decurtazione di tre prove cronometrate dalla tabella tempi mostrata in fase di iscrizione, forse avrebbero spezzato meglio qualche trasferimento. Un plauso anche per il circuito anche se una bella cartina avrebbe evitato alcune lamentele con conseguente e misterioso annullamento di un’ennesima prova…

CONCLUSIONI: Mi sento di dare un voto buono alla gara, per carità il modello è lo stesso da anni e quindi novità non ce ne sono state ma va premiato il coraggio e la convinzione della formula applicata a tutte le gare targate Isola V. E poi tante auto e piloti di tutti i tipi che rendono la formula anche una sorta di ritrovo per più e meno esperti di regolarità. Mi sono comunque divertito e questo molto positivo.

POLEMICHE: queste ci sono sempre ma voglio essere minimale sperando che si prenda spunto per evitarle la prossima volta…

  • Annullamento prova cinque: Non è possibile dimenticarsi i cartelli in una prova, errore imbarazzante, ridicolo e patetiche le scuse…Se fossi stato l’organizzatore (incolpevole) mi sarei fatto dare i soldi indietro…
  • Annullamento prima prova in circuito: avendo una quota di iscritti a cui la regolarità non interessa è troppo comodo annullare una prova per tempi non conformi…avrei voluto vedere nomi e cognomi dei “reclamatori” con assegno di 250 euro di cauzione… La prossima volta consiglio una bella piantina del percorso e chi sbaglia sbaglia… Se poi qualcuno si è lamentato che altri concorrenti hanno intralciato il passaggio, suggerisco al commissario di turno che, avrebbe dovuto intervenire e sbattere fuori il regolarista da circo… Ricordo che la gara fa parte di un campionato e che l’annullamento di prove determina cambiamenti in classifica che in chiave globale possono essere determinanti. Probabilmente, come poi succede sempre e troppo spesso, qualcuno che ha protestato conta più del buonsenso perché ricordo episodi analoghi dove prove con tempi non conformi sono rimaste valide (Pedavena 2018 Valstagna).

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Dalla redazione

Claudio Sachespi