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10 Rievocazione Storica CIRCUITO del PICENO
3 Aprile 2020 /08:00 - 5 Aprile 2020 /23:00
REGOLARITA’ ASI
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Il Circuito del Piceno fu organizzato per la prima volta nel 1948, sulla scia delle grandi competizioni su strada come la Mille Miglia o la Targa Florio, che nel frattempo erano state riorganizzate dalle macerie del secondo conflitto mondiale. La volontà era quella di unire in un anello velocistico i percorsi più belli della provinca di Ascoli Piceno, un mix di rettilinei velocissimi delle strade statali Adriatica e Salaria, di curve nervose, delle strade provinciali collinari e di saliscendi repentini dei valicchi montani. Ne risultò un circuito su strada aperta di 150 km circa, che attraversava le località di Porto S. Giorgio, Fermo, Amandola (non in tutte le edizioni), Comunanza, Ascoli Piceno e S. Benedetto del Tronto: un percorso affascinante e tortuoso, dal mare Adriatico ai monti Sibillini e ritorno, attraversando le verdi colline picene. Dopo il decreto del Governo Italiano del 1957, che vietava le corse su strada aperta a seguito dell’incidente di Alfosno de Portago alla Mille Miglia, la manifestazione venne riproposta come gara di regolarità o Rallye (come furono chiamate questa tipologia di gare), col nome appunto, di Rallye del Piceno.
L’organizzazione era a cura della Scuderia Firmum, la quale spostò la partenza a Fermo ed inserì i passaggi per le località di Porto S. Elpidio e S. Elpidio a Mare, lasciando pressochè invariato il resto del percorso. Oltre ai vari controlli orari ed a timbro, la gara prevedeva già allora una prova speciale su semicerchio nella piazza di Ascoli Piceno. A partire dall’edizione del 1964, con l’entrata dello sponsor Total, cambiò radicalmente il percorso, diventando un anello che attraversava le città di Fermo, Petritoli, Monte Vidon Combatte, Monte Rinadlo, S. Vittoria in Matenano, Grottazzolina, da percorrere tre volte. Si svolse fino alla fine degli anni 60. Tra i piloti partecipanti, autori di tante battaglie, spicca l’esordio nel mondo delle corse su strada di un giovanissimo Lodovico Scarfiotti, nell’edizione 1952, su Fiat 500C. |